La zona di Courmayer, nota con il nome di Auri Foediniae, risulta essere stata abitata dalle popolazioni Salasse occupate nell’estrazione mineraria dell’oro.
Nella metà del XVI secolo essa comincia ad attrezzarsi con numerosi ostelli al fine di ospitare i frati del Gran San Bernardo e tutti gli estimatori della qualità terapeutica delle sue acque sorgive.
In breve tempo cominciano a giungere anche i primi visitatori stranieri, principalmente inglesi, attirati dalla bellezza e dal fascino del Monte Bianco. Dell’antico nucleo abitato restano purtroppo poche testimonianze, dell’originario aspetto della parrocchiale romanica ad esempio, ristrutturata nel XVIII secolo, resta solo il campanile. La torre Maluquin invece è l’unico resto di una casa-torre eretta nel XII secolo.
La fama della cittadina è legata soprattutto alle storiche escursioni che si sono qui compiute e di cui il museo alpino Duca degli Abruzzi ne custodisce i relativi cimeli.
E’ in quest’area che sorge il traforo del Monte Bianco, una delle più audaci opere di ingegneria stradale del vecchio continente che permette di raggiungere direttamente la località francese di Chamonix. Il tunnel ha origine in prossimità di Entrèves, frazione di Courmayer che sorge tra le valli Veny e Ferret, due tra le più belle vallate alpine poiché qui, a differenza di molte aree della Valle d’Aosta, il manto boschivo non è stato sacrificato a favore dell’allevamento del bestiame.
Oggi Courmayer è senza dubbio una delle mete turistiche più apprezzate del Paese grazie alla presenza di un’ottima scelta di hotel e di una vasta rete di impianti che permette di raggiungere agevolmente diverse località nella valle.