Alberobello

Alberobello

L’importanza di questo caratteristico paese rurale è testimoniata dall’interesse che l’UNESCO ha riservato alla sua conservazione.

Il suo nome deriva dalla Selva Arboris Belli, l’ampia zona boscosa nella quale sorge.

Alberobello fu probabilmente fondato nel Quattrocento ed andò ampliandosi soprattutto a partire dalla prima metà del XVII secolo.

La caratteristica della località è senza dubbio la presenta dei trulli, abitazioni di origine molto antica costituiti da un basamento cubico o cilindrico ricoperto da un cono formato di anelli concentrici di pietra calcarea. Spesso i trulli sono decorati con alcuni simboli dalla connotazione fortemente religiosa, in altri casi rappresentano lo zodiaco.

L’intera zona che li ospita è un pittoresco susseguirsi di più di mille trulli – i più antichi risalgono al XVIII secolo – entro il rione Monti, sviluppato su una collina, ed il rione Piccola.

L’intero complesso abitativo prende il nome di Casa Pezzolla, dal cognome degli ultimi proprietari del luogo, ed è stato dapprima acquistato e poi interamente ristrutturato dal comune.

Tra tutti spicca il trullo Sovrano che con i15 metri di altezza dei suoi due piani è il più alto del paese; esso fu fatto edificare nella metà del Settecento dalla famiglia Perta ed oggi al suo interno, arredato secondo le usanze dell’epoca, è allestito un piccolo museo della cultura locale.

Nella stagione estiva il Trullo Sovrano è sede di numerosi spettacoli teatrali, concerti di musica jazz e reading di poesia.

Interessante anche la chiesa di Sant’Antonio edificata tra il 1926 ed il 1927 riproducendo le fattezze delle tipiche abitazioni.

Negli ultimi tempi, i Trulli di Alberobello sono stati rivalutati e portati alla conoscenza di turisti di tutta Italia e non solo: a questo è dovuto un grande incremento dei flussi turistici, a cui è conseguito l’aumentare della disponibilità di posti letto in hotel.